Desideriamo osare, sconfinare, sovvertire la narrazione. Quella sui luoghi comuni della migrazione, quella che produce il pregiudizio e che crea confini, muri, distanze e differenze sociali. Desideriamo costruire una narrazione circolare, che si dipana lungo un filo rosso immaginario di storie, che passano di bocca in bocca di orecchio in orecchio, che raccontano vite sconfinate.

Quelle di un gruppo di anziani milanesi che incontrano un gruppo di giovani migranti. Si siedono e costruiscono trame fitte di storie: fitte di volti, di persone, di quadri di famiglia, di tradizioni, trame fitte di desideri.

E in questo costruire trame ci sono anche i ragazzi: 72 classi di scuole secondarie di primo grado. 1800 ragazzi. E a ciascuno abbiamo chiesto di parlare dei propri pregiudizi su chi arriva da un altrove lontano, da migrante con un confine da attraversare e un desiderio come bagaglio.

E proprio con un filo, a questi ragazzi, abbiamo chiesto di giocare, con un filo e due parole: SOGNO e CONFINE… E ora: quanto sarà lungo il filo roso, alla fine del gioco, se annodiamo insieme ciascun pezzo, uno per ogni ragazzo?

72 scuole x 1800 ragazzi  x 50 cm di filo 

900 mt di filo rosso

per raccontare storie di MAREE DI UOMINI E DI VIAGGI

Questo è un “Viaggio” che ForMattArt fa insieme a ANTEAS Milano  Fondazione Pime onlusAssociazione il Gabbiano Onlus, reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo