Questa drammaturgia nasce da un cassetto, rimasto chiuso per molto tempo. Nell’ottobre del 2018, in occasione di un’improvvisazione, il gruppo di detenuti-attori della compagnia Rumore d’Ali Teatro, interna alla sezione maschile della Casa di Reclusione di Vigevano, si era trovato a lavorare sul tema dell’attesa. All’incontro successivo uno dei membri del gruppo, un giovane detenutoattore marocchino, si era presentato con un monologo scritto di suo pugno. Il testo – ben scritto, ironico, spontaneo – descriveva un hotel “piccolo e tranquillo”, ironicamente diventato per il suo autore la metafora di un carcere. Quando l’emergenza sanitaria ha sconvolto il Pianeta la metafora ha assunto tratti universali: l’hotel come un luogo chiuso entro cui la vita scorre mentre il viaggiatore percorre un cammino di trasformazione che si svolge senza spostamento fisico, dentro al proprio corpo. L’autore del monologo è da tempo uscito “dall’hotel piccolo e tranquillo”, ma con coloro che sono rimasti abbiamo scelto di aprire il cassetto e trasformare il “piccolo” hotel in un grande hotel: il Grand Hotel Le Miroir. Tra incontri on-line e rapporti epistolari, lo sforzo del gruppo di lavoro è stato quello di dare uno sviluppo al monologo originale, per raccontare una storia che pur nascendo dentro il carcere potesse parlare a tutti. Il processo di costruzione del testo è stato partecipativo e ha visto coinvolti tutti i detenuti-autori della compagnia, che hanno scritto sulla base degli stimoli forniti: stimoli visivi (condivisione di immagini e fotografie), testuali (frammenti di racconti o romanzi, poesie, aforismi) e fisici (improvvisazioni coreografiche e teatrali). A partire dagli scritti e dalle riflessioni elaborate, sono stati esplorati e sviluppati temi che sono poi confluiti nella struttura del lavoro finale. Il testo, diviso in stanze tematiche, è stato costruito utilizzando alcune suggestioni letterarie (Il Minotauro di F. Durrenmatt, La casa di Asterione di J.L.Borges, Aladino e la lampada magica da Le mille e una notte) e i materiali prodotti dai membri del gruppo: i loro testi e le loro riflessioni costituiscono la base e l’essenza del lavoro.

ENTRA NELL’HOTEL