I progetti educativi, sociali e artistici curati da ForMattArt partono dall’idea della comunicazione come narrazione. Comunicare è, innanzitutto, un modo per coinvolgere e muovere alla partecipazione. Comunicazione é partecipazione.
Potrebbe sembrare una precisazione inutile, ma la differenza è tutta lì: in quella congiunzione che, nell’atto del riunire, diventa verbo, narrazione. 

Nella ”narrazione” si trova la ragione di una scelta metodologica, la “direzione di senso” di una intenzione etica ed estetica.

Dalla sperimentazione sul campo abbiamo potuto capire come uno strumento di osservazione come diario di bordo ci consentisse, da un lato, di riflettere sulle azioni e sui loro risultati e, dall’altro come fosse esso stesso parte di quel processo di advocacy che vede nel diritto del minore ad autorappresentarsi un momento fondamentale. 

Il diario, così come l’arte nei processi di advocacy, è strumento pedagogico e comunicativo, forma ibrida di comunicazione sociale e interiorizzazione dell’esperienza vissuta in aula. 

Carmen Palumbo si prende cura della comunicazione degli interventi artisticoeducativi di ForMattArt.

ARTE per DIRE è una delle modalità d’intervento con cui ForMattArt ribadisce il proprio impegno educativo e didattico per non lasciare indietro nessuno.

Sotto due diari di bordo relativi al percorso di ARTvocacy realizzato a Rozzano e alle attività artistiche con minori tra 6/14 realizzate nel Municipio 4, in particolare all’interno degli interventi previsti per QuBì Lodi Corvetto e attività co-progettate insieme alla coop. La Strada per i ragazzi* del CAG “Tempo e poi…” in via Salomone.

ARTvocacy

Guarda il diario di bordo

ARTE PER DIRE

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