Due progetti che ancora una volta vedono il Comune di Rozzano capofila di realtà del Terzo Settore impegnate nella realizzazione di attività per l’implementazione di azioni di Giustizia Riparativa e di sostegno delle persone che sono state vittime di reati grazie al Bando di REGIONE LOMBARDIA “Un futuro in Comune” e “Un futuro in Comune al fianco delle vittime”
Una collaborazione che si rafforza e si allarga per dare continuità e stabilizzare il processo di sensibilizzazione sui canoni della giustizia riparativa in atto nel territorio del Comune di Rozzano, grazie al Progetto “Un patto di cittadinanza per riparare la ferita del reato” e dare avvio ad una disseminazione all’Ambito Territoriale Visconteo Sud-Milano. Per raggiungere questo obiettivo generale il processo che verrà messo in atto prevede di incrementare l’utilizzo dei programmi di giustizia riparativa mediante un raccordo consolidato con il Centro per la giustizia riparativa e la mediazione penale del Comune di Milano e la definizione di modalità e procedure omogenee, di sostenere una cultura della riparazione capace di essere effettivamente inclusiva di vittime e comunità e non soltanto orientata a una prospettiva reo-centrica, attraverso la messa a punto di procedure condivise fra gli attori dei servizi della giustizia e dei servizi territoriali e promuovere la partecipazione attiva delle forze dell’ordine, dei servizi della giustizia e dei servizi territoriali nei percorsi riparativi favorendo l’acquisizione di competenze funzionali; di promuovere l’utilizzo del paradigma riparativo nei contesti scolastici, quali contesti privilegiati di vita dei giovani e promuovere un approccio riparativo di comunità per la ricomposizione dei conflitti: formare, informare e sensibilizzare alla cultura della riparazione la comunità educante e quella territoriale basandosi sul presupposto che ogni comunità può essere riparativa per se stessa, rispondere al bisogno di bambini e adolescenti di avere voce ed essere ascoltati per l’esercizio pieno del diritto alla partecipazione di ogni cittadino/a e supportare le amministrazioni locali nella costruzione di un dialogo con i giovani, creando occasioni di incontro e di intervento nei contesti giovanili sui temi della giustizia riparativa di comunità, dentro e fuori l’istituzione scolastica.
Proprio questo ultimo obiettivo, vede ForMattArt particolarmente ingaggiato attraverso la metodologia dell’ ARTvocacy® basata sull’ascolto, espressione, inclusione e partecipazione con l’obiettivo di promuovere attività ArtEducative e formative, agite dentro e fuori la scuola, sviluppate a partire da diversi linguaggi artistici. Con questa metodologia saranno realizzati laboratori artistici sui temi chiave della giustizia riparativa di comunità nelle scuole dell’Ambito Visconteo, prevedendo uno scambio di buone prassi con Istituti della Città Metropolitana di Milano al di fuori dell’Ambito, che, attraverso differenti linguaggi espressivi (arti visive – arte, fotografia, architettura – teatro), diano voce a bambini ed adolescenti, accompagnandoli nel delicato processo della crescita e dell’autonomia e potenziando la relazione educativa tra scuola e alunni, creando consapevolezza e sensibilità all’approccio riparativo nei cittadini di domani. Il gruppo di lavoro di ForMattArt è composto da Iris Caffelli, Federica Di Rosa, Carmen Palumbo, Alice Patriccioli, Dominique Raptis.
Il nostro impegno non si ferma qui, infatti ci occuperemo anche della strategia di comunicazione per far conoscere alla cittadinanza e alle realtà locali, che vivono e agiscono ogni giorno sul territorio di Rozzano e dell’Ambito Visconteo, il progetto, le fasi relative alla sua realizzazione, gli interventi previsti e gli obiettivi raggiunti. La comunicazione sarà declinata in base ai diversi target di riferimento al fine di raggiungere il maggior numero di persone, operatori ed enti.
Come detto, tali attività verranno svolte con la metodologia dell’ARTvocacy che, con i suoi strumenti, è al servizio della comunicazione sociale anche per promuovere e sostenere forme più condivise e coinvolgenti di convivenza, mirate al benessere individuale e sociale. Con questa metodologia si intende in particolare promuovere la conoscenza dello sportello, dedicato alle vittime, all’ascolto, all’attenzione e riparazione nei confronti delle vittime e/o della comunità e favorire la raccolta di voci e narrazioni rappresentative del bisogno del territorio, che guidino la partnership nella modellizzazione di un servizio aperto e flessibile esportabile anche in altri contesti. Verrà messo a punto un piano strategico di comunicazione, strutturando materiali e strumenti di raccolta dati e informazioni, adatti ai contesti di utilizzo. Particolare cura sarà rivolta a istituti scolastici, luoghi di lavoro, caseggiati popolari, per favorire soprattutto l’emersione del bisogno e la partecipazione attiva delle persone lese dai conflitti o le vittime di reati.
ARTvocacy per dar voce alle persone che sentono di aver subito un sopruso o vittime di reato, raccogliere le loro istanze e tradurle in proposte di intervento e/o azioni da realizzare anche con istituzioni e realtà del territorio.
I partner di progetto, oltre al Comune di Rozzano – Capofila, sono:
Galdus, Trasgressione.net, Spaio Aperto Servizi, Cooperativa DIKE, Associazione Puntozero