Un progetto realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia – Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore.
Il progetto si realizzerà in diverse aree della Città di Milano con particolare attenzione ad alcune particolarmente complesse e periferiche situate nel Municipio 4 (Corvetto, via Salomone, Piazzale Cuoco, Molise Calvairate), Municipio 5 (Ortles, Ripamonti, Chiaravalle). Nell’area metropolitana le azioni coinvolgeranno le città di Binasco, Melzo, Rho, Vimodrone nelle quali Anteas Milano e ben radicata e ha sedi attive che metterà a disposizione della rete dei partner per le azioni progettuali. Il progetto si basa sul coinvolgimento attivo e collaborativo tra persone giovani e persone anziane, abili e diversamente abili, in attività cognitivamente stimolanti e iniziative di educazione alla salute organizzate in modo da favorire lo scambio di esperienze, problemi e soluzioni tra le varie generazioni coinvolte. Intendiamo affrontare, con attività diversificate, uno dei temi più attuali in Italia: l’invecchiamento attivo e la necessità di dialogo, di scambio (e il cambio) intergenerazionale nella sua multidimensionalità, con un approccio multidimensionale e inclusivo. E’ evidente quanto l’invecchiamento attivo sia un tema centrale anche per le persone con disabilità. Tante le attività previste a partire dal dialogo con il tempo, che sarà tema centrale e diventerà spunto, filo rosso dei percorsi esperienziali sul dialogo intergenerazionale e interculturale;
la raccolta biografica e rielaborazione in chiave drammaturgica per poter diffondere i testi attraverso reading o spettacolo teatrale; coro intergenerazionale e musica d’insieme protagonisti e voci appartenenti a tutte le età che, partendo dall’importanza dell’ascolto, scambio intergenerazionale e integrazione lavoreranno sui canti tradizionali/popolari insieme a musica RAP; laboratori artistici (MUSICA, ARTI VISIVE) per ADULTI e RAGAZZI genitori, insegnanti, operatori del territorio e la co-realizzazione di eventi tra adulti di riferimento e ragazzi con l’obiettivo di potenziare la comunità educante; laboratori intergenerazionali (particolare attenzione al coinvolgimento delle famiglie); percorsi sportivi come elemento indispensabile al sano sviluppo del corpo sia nella terza età che nei bambini e giovani.
Riteniamo fondamentale l’educazione delle nuove generazioni alla cultura dell’accoglienza. Vogliamo educare all’ascolto di sé e dell’Altro e al rispetto delle diversità nella speranza che gesti di accoglienza e reciprocità diventino prassi quotidiane. Si educherà all’ascolto attivo e all’osservazione ingredienti indispensabili per costruire relazioni di reciprocità e cura. Si stimoleranno stupore, meraviglia e ironia per approcciarsi in maniera costruttiva con la diversità interpersonale, intergenerazionale e interculturale.
Prevediamo, inoltre, un percorso di “apprendistato” al volontariato interculturale e intergenerazionale attraverso percorsi formazione in situazione e narrazione degli apprendimenti in uno scambio di saperi anche attraverso il coinvolgimento delle realtà del territorio a partire dalle aziende, centri artistici, scuole e li accompagneremo.