Ciao Cla’, è difficile lasciarti andare!

Oltre ad essere una straordinaria macchina teatrale, ci hai insegnato il coraggio di essere coinvolti e del rischio di esserci in prima persona, nella relazione, con le persone, con gli spettatori, con la vita.

La libertà è rivoluzionaria e tu sei stato una grande rivoluzione!

Come ricorda Rotelli “talmente generoso da essere un po’ ingenuo, la generosità e l’ingenuità gli permettevano di uscire dagli schemi, lui si metteva in gioco con il suo corpo che è stato il suo teatro, non c’era dissociazione tra vita personale e vita di teatro, si è sempre messo in scena per quello che era”.“

 Leggi intervista a F. Rotelli

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