Introdurre il digitale nelle scuole dell’infanzia non esclude l’esperienza fisica ma ne diventa parte, attraverso una didattica complementare in cui reale e virtuale si incontrano supportandosi vicendevolmente.
Resta fondamentale che il bambino possa vivere fisicamente l’esperienza che il teatro, la fotografia, le opere d’arte, i libri illustrati, i silent book sanno garantirgli.
Il digitale integra questi metodi rendendoli più immersivi senza la pretesa di sostituirsi a loro, in questo modo può divenire uno strumento straordinario per aiutarli a “dire”, a prender voce, a diventare protagonisti di una nuova narrazione e di condivisione.
Il digitale e l’arte possono essere potenti alleati per alimentare l’immaginario del bambino e della bambina, permettendogli di vivere un’esperienza coinvolgente, di entrare nell’opera, di crearla, ricrearla e narrarla al mondo adulto con parole nuove.
I laboratori che proponiamo utilizzano gli strumenti digitali per accompagnare i bambini e le bambine nel processo di autorialità e di advocacy.
L’ARTvocacy®️ L’arte che dà voce, promuove percorsi artistici che aiutano i piccoli, anche in età prescolare (in particolare dai 3 anni), a esprimere la loro opinione su diverse tematiche, favorendo sempre la partecipazione e l’accessibilità.
L’approccio digitale che proponiamo è condiviso con il gruppo, è un’esperienza collettiva, non individuale, e presuppone – come nel teatro, nel cinema, nelle arti performative – la collaborazione per arrivare alla creazione di una performance, uno spettacolo, un film, un’opera collettiva.
Riteniamo importante garantire ai bambini e alle bambine un frame narrativo all’interno del quale permettere loro di sperimentare, creare, esprimere la loro opinione, far ascoltare le loro narrazioni agli adulti, perché l’arte è uno strumento che amplifica, così come il digitale, ed entrambi favoriscono l’ascolto.
Grazie alle strumentazioni digitali anche molto semplici è possibile creare delle vere e proprie raccolte di storie, pensieri e riflessioni dei bambini e delle bambine, pronte per essere ascoltate da piccoli e adulti per creare una vera e propria “biblioteca” delle storie.