“Punti di vista” – Il teatro come spazio di riflessione e cura per chi si prende cura

28 ore di formazione + 4 di restituzione.
4 linguaggi artistici.
1 tema: l’amore come gesto, relazione, pratica.

Tra settembre e dicembre 2024, ForMattArt APS ha condotto a Milano il percorso formativo “Punti di vista”, rivolto a professionisti e professioniste dell’area penale esterna, in collaborazione con Energia Impresa Sociale, nell’ambito del progetto SIPARIO – Teatro, Arte e Cultura per l’inclusione sociale. Il corso è stato accreditato dall’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia (ID n. 51005) con 20 crediti formativi, di cui 8 deontologici.

Un’occasione preziosa per fermarsi, ricalibrare lo sguardo, ritrovare parole, corpi, prospettive. Perché la cura – dentro e fuori i servizi – passa anche dalla capacità di raccontarsi, di ascoltarsi, di giocare con i propri automatismi e (ri)aprirsi all’altro.

L’arte come strumento per decentrarsi e riorientarsi

In un contesto professionale complesso, spesso esposto a pressioni, urgenze e rigidità operative, l’arte offre un linguaggio alternativo: un luogo dove i gesti si fanno domande, i suoni si fanno relazione, le immagini diventano memoria e possibilità. “Punti di vista” ha permesso ai partecipanti di sperimentare un percorso artistico e formativo insieme, dove corpo, voce e parola sono stati gli strumenti per allenare nuove posture relazionali e professionali.

Un’equipe formativa tutta al femminile

Il percorso ha coinvolto un team di formatrici specializzate in diversi linguaggi performativi:

  • Alice Marinoni – Scrittura teatrale: a partire da testi e immagini, ha guidato il gruppo nella creazione di narrazioni che esplorano l’amore come sentimento, ma anche come dinamica, attesa, cura, conflitto.
  • Alice Patriccioli – Training fisico e vocale: attraverso il corpo e la voce, si è lavorato sull’espressività e sulla comunicazione affettiva e relazionale.
  • Maura Di Vietri – Ricerca coreografica: movimenti, respiro e gravità sono diventati chiavi per una danza consapevole, costruita nell’ascolto e nel dialogo corporeo.
  • Paola Fresa – Fotografia e arte visiva: esercizi visivi e pratiche di sguardo hanno portato i partecipanti a esplorare i propri paesaggi interiori e i ricordi, creando immagini come tracce vive del proprio vissuto.

Coordinamento e supervisione a cura di Iris Caffelli.
Focus group e valutazione condotti da Giulia Innocenti Malini.

Dal lavoro sul sé al benessere organizzativo

Attraverso esercizi teatrali, esperienze coreografiche, scambi fotografici e scritture condivise, il percorso ha favorito uno spazio protetto di rielaborazione, decompressione e confronto, dove l’errore non è stato giudicato ma accolto come occasione di apprendimento. Le voci raccolte durante i momenti di restituzione hanno evidenziato il desiderio di estendere questa proposta formativa a tutto il personale degli uffici UEPE, come strumento per promuovere ascolto, leggerezza, gentilezza relazionale e leadership orientate al benessere.

Una nuova grammatica della relazione

“Punti di vista” non è stato solo un corso. È stato un laboratorio esperienziale sul linguaggio della cura. Un modo per prendersi tempo, rallentare, riconoscere e nominare i gesti invisibili che ogni giorno compongono il lavoro sociale e relazionale.

Un invito a rimettere al centro le persone, prima delle funzioni. A chiedersi non solo che cos’è amore, ma anche come si pratica.