“Adolescenze”: un viaggio che diventa racconto collettivo

Nel bellissimo articolo firmato da Francesco Crippa e pubblicato sul numero di giugno di VITA, si racconta un viaggio che è molto più di un semplice tragitto da un capolinea all’altro: è un percorso di scoperta, ascolto e trasformazione.

Un viaggio lungo la linea 201, da Rozzano a Milano passando per Pieve Emanuele, dove i veri protagonisti sono i ragazzi e le ragazze incontrati in oratori, scuole, residenze per minori stranieri non accompagnati, periferie. Giovani che – attraverso rap, interviste, pensieri condivisi nei “capoulli” (così chiamano le pensiline del bus) – trasformano il quotidiano in un’occasione per raccontarsi, per dire: “ci siamo anche noi”.

“Adolescenze” è la prima tappa di un documentario collettivo, nato all’incrocio tra arte, educazione e narrazione, che ribalta lo sguardo sugli adolescenti. Non più destinatari passivi di progetti educativi, ma soggetti attivi, capaci di prendere parola, di esplorare e raccontare la complessità del proprio presente.

Un progetto coraggioso che nasce da un ascolto autentico, capace di attraversare i confini dei luoghi comuni. Come racconta Alice Marinoni, educatrice e referente per ForMattArt:
“I ragazzi non aspettano altro che essere ascoltati. Non è vero che non si appassionano: è che troppo spesso non trovano un contesto che li coinvolga davvero.”

Grazie a VITA per aver scelto di dare spazio a questa storia, che è solo all’inizio ma porta con sé tutta l’urgenza di una generazione che chiede voce, attenzione e spazio. Perché se vogliamo davvero parlare di adolescenti, dobbiamo partire da loro, con loro. E salire a bordo.

Il numero di giugno di VITA è dedicato a “quello che non vediamo” dei ragazzi e delle ragazze di oggi. Uno sguardo nuovo, sincero, che fa piazza pulita di tante etichette e restituisce dignità e profondità alle vite giovani.

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