Frammenti di pubblica utilità

FRAMMENTI DI PUBBLICA UTILITA'

Le finalità sono quelle di informare il pubblico sulle difficoltà e carenze che i lavoratori dei servizi di pubblica utilità spesso vivono quotidianamente e costruire, su queste basi, una “reputazione nuova” ai lavoratori di questa categoria. ll progetto, presentato al X Congresso Funzione Pubblica Cgil Lombardia , è nato dall’idea del Segretario Generale Florindo Oliverio. Con la drammaturgia di Federica Di Rosa e Elisa Roson. Con Daniele Ornatelli e Filippo Farina. Organizzazione Iris Caffelli.

“L’idea è partita dal segretario generale Oliverio – racconta Elisa Roson, attrice del gruppo – e nasce dalla constatazione che nell’indice di gradimento dell’utenza i lavoratori del pubblico sono a un livello basso. Ciò è dovuto alla diminuzione dei servizi – a fronte di un aumento delle richieste -, ma anche alla cattiva informazione.
L’obiettivo è far capire all’opinione pubblica che la causa dei disservizi non sono i dipendenti, ma chi prende a monte le decisioni”.
ForMattArt ha trasformato i problemi emersi in metafore: ed ecco, per esempio, Amleto, che vuole portare l’assassino del padre in tribunale ma non trova un palazzo di Giustizia aperto nella sua città. Attraverso la metafora, il pubblico riconosce le dinamiche della realtà.“Quelle che abbiamo raccontato non sono storie singole, ma rappresentative della collettività – dice Iris Caffelli, organizzatrice dell’associazione – L’arte ha la possibilità di trovare un modo diverso per raccontare la realtà, e di far emergere la grande fatica ma anche la grande importanza del lavoro pubblico in tutte le sue declinazioni”.

(Dalla rassegna stampa
http://www.fp.cgil.lombardia.it)

.. l’obbiettivo è quello di arrivare a comunicare all’opinione pubblica gli ostacoli che i lavoratori del pubblico impiego incontrano quotidianamente. Un’empatia che deve necessariamente costruirsi anche condividendo queste difficoltà, superando i limiti che “lo sportello”, linea di demarcazione per una “terreno di guerra” tra poveri, impone.